Antonio Lombardi
“Canzone della Contea di Levante”
Il nuovo Disco/Libro
prodotto da Squilibri Editore e Archivi della Resistenza
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Così è arrivato, prima il libro, poi la musica, poi i testi delle canzoni.

Non é vero, niente di tutto questo, tutto era già scritto, impaginato, composto.

Sarei rimasto volentieri nel luogo dove ero confinato, dove tutto si assopisce, sfuma, e pian piano se ne va.

La chitarra era già nel fodero e i pensieri arrugginiti arrancavano.

Lì in un certo senso stavo bene, invece questo “Spoon River” così personale e intimo, è salito su con un impeto irrefrenabile, come acqua fresca che buca la terra, che da fango pian piano diventa chiara, cristallina, o come diceva Franco Fortini, trasparente come l'alabastro.

Vedevo nitidamente le mie radici, umili, forti, scorbutiche, ma allo stesso tempo delicate, intime e fragili, che mi guardavano in silenzio, parlandomi mute.

Così tutto quello che c'era da dire mi è stato detto, e io l’ho scritto, suonato e anche cantato;

dovevo farlo, era impossibile fuggirle, scansarle.

Così son tornato a essere “il cantore soggettivo” e con l'aiuto di amiche e amici veri, sinceri, tutto ha preso corpo.

Avrei voluto intitolare questo lavoro “la musica uccide”, perché in quel preciso periodo, era quello che volevo lasciare.

I miei erano pensieri sgarbati, sgomitavano maleducatamente, ma c'è sempre in fondo all'uomo, anche in quello più distante, una pace profonda, una piccola resurrezione, e così è stato anche per me.

L'importante poi è capire, che la vita sta nel palmo di una mano, abbracciare poco e niente,
affogare lentamente tra la gente,
non scordarsi di baciare, di risate sbellicarsi e mai fermare,
quando arriva puntualmente, di nascosto qualche pianto, ogni tanto …ogni tanto

"Il cantore Soggettivo"

(La Contea di Levante, come definizione invece, arriva da una fervida immaginazione di Mario Soldati, uno dei primi lettori di Paolo Bertolani, che in un bel giorno di primavera la fece sbocciare in mezzo a chiacchiere e bicchieri di vino, proprio come possono spuntare le margherite, e che poi Paolo fece sua, e che ora …volentieri faccio mia).


a.
Mio padre era un cuoco di bordo, un marittimo, un uomo che nella mia infanzia ho visto pochissimo. S’imbarcava su vecchie carrette del mare da venti persone d’equipaggio, per infornare poco pane o forse, perché lì si sentiva un po’ come a casa.
Ha visto caricare di tutto per conto di stravaganti armatori e ha battuto ogni mare del mondo, fino a guadagnarsi la medaglia d’oro per lunga navigazione, che ora è appesa dietro di me.
Chissà se nel frattempo quel contadino di vigna e ulivo, sradicato dalla terra all’acqua, avrà mai cantato durante i suoi interminabili viaggi di mare. Ma mia madre sì.
Soprano naturale, aveva il suo regno in chiesa le domeniche mattina e nelle sere dei vespri, ma era ai fornelli che la sua voce intensa si liberava colorando quella piccola cucina.
Credo che la mia voglia di scriver e cantar canzoni sia arrivata da questa umile famiglia, da una matriarca padrona di casa e da un padre invisibile che appariva d’incanto nel burro, nel caffè, in quella valigia piena di stracci, latte condensato, cioccolate e qualche liquore di bordo, nei ricordi di mare di un padre che non vedevo, ma che ne avvertivo la presenza nelle parole di lei, in quel suo bel canto, in quella tela che come Penelope tesseva nell'attesa del suo Ulisse.
Antonio Lombardi vive ad Ameglia, in provincia di La Spezia, tra gli scogli del Levante Ligure e le cime delle Alpi Apuane.

Cinque Rose”, il primo album, è il risultato del lavoro cominciato con “Anemia Mediterranea”, brano vincitore del premio “Nuove Tendenze della Canzone d'Autore Città di Recanati” nel 1993.
Ha collaborato con il regista Luigi Faccini con la colonna sonora del film “Giamaica”, presentato al Festival di Locarno.
L’album “Estrella” comprende testi dello scrittore Maurizio Maggiani, della poetessa Bianca Garufi e la versione italiana de “La Corrida” del cantautore francese Francis Cabrel.
Seinàda de mae", album creato con Armando Corsi, è un itinerario di brani e racconti di mare.
L’uomo che ascolta le formiche”, prodotto nel 2008 da Yo Yo Mundi con etichetta “Sciopero records", racconta di località del suo territorio, scolpite nella memoria.
Dal profondo legame di Antonio con il poeta Paolo Bertolani, nasce “Raità”: 10 poesie nell’antico dialetto della Serra di Lerici, terra natia di Bertolani. L’album, orchestrato dai Gnu Quartet, ha vinto il premio Lerici Pea 2009.
In “KMZero” la parte elettronica è curata da Paolo Gaggero, arrangiatore e musicista che condivideva con Antonio un legame con l’artista Franco Fanigliulo.

Incontri artistici significativi riguardano Livio Bernardini, Egildo Simeone, Massimo Azzarini, la Piccola Orchestra Avion Travel, Daniele di Gregorio, Armando Corsi, Furio Di Castri, Mario Arcari, Marco Fadda, Ruben Chaviano, Ed Gerhard, Michael Manring, Gnu Quartet.
Musicultura
1993
Premio città di Recanati "nuove tendenze della canzone d'autore"
Edizioni: Fuoristagione-BMG ariola
5 Rose
1996
Danny Rose
Distribuzione: Sony
Giamaica
1998
Colonna sonora dell'omonimo film di Luigi Faccini
Edizioni: Flipper
Estrella
2000
Masaboba
Distribuzione: CNI Compagnia Nuove Indie
Seinada De Mae
2005
Masaboba
L'Uomo che ascolta le formiche
2008
Edizioni: La Contorsionista
Distribuzione: Sciopero Records
Raità
2009
Premio Lerici Pea
Km Zero
2013
Ultracuto
Distribuzione: Digitale
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